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Del Parco nazionale di Brioni

Del Parco nazionale di Brioni     Parco safari

Lungo il bordo settentrionale di Brioni Maggiore, in un'area recintata di 9 ha, nel 1978 venne costituito il parco-safari, domicilio di esotici erbivori: gli elefanti indiani Sony e Lanka, i lama - camelidi latinoamericani per i quali una leggenda indiana narra che fossero stati addomesticati agli albori del genere umano, le zebre, i nilgau e le antilopi kobo, le pecore somali e le mucche sacre indiane, senza dimenticare gli asini autoctoni.

Nilgau o antilopi azzurre - furono portate in dono dall'India nel 1959 da Nehru. Spesso le loro caratteristiche vengono descritte con tre sole parole: veloci, timidi e graziosi. In Africa dicono che siano veloci come il vento e irraggiungibili come i sogni. Nei loro grandi occhi dalle lunghe ciglia intravediamo mansuetudine, timidezza e paura del predatore. La loro patria autentica è l'Asia, ma oggi sono comuni in tutta l'Africa: nelle sue steppe e savane, nelle giungle e nelle vallate dei fiumi e addirittura sui monti. Il termine arabo antilope significa "occhio di fiore". Questi forti animali sono gli unici rappresentanti di grandi antilopi nell'area dell'Asia meridionale. L'origine di questa specie va ricercata in India e deve il suo secondo nome, azzurra, al colore blu degli esemplari maschi. Sono animali che vivono in piccoli branchi, i maschi s'inginocchiano sulle zampe anteriori per lottare e le femmine possono avere da uno a due piccoli.

Kobo o antilopi di palude sono un dono che lo Zambia fece nel 1962 attraverso Kenet Kaunde. Sono un tipo di antilope africana di colore giallo-marrone in entrambi i sessi. I maschi hanno come caratteristica corna lunghe e appuntite di 70 cm e sono particolarmente eleganti grazie al loro portamento e alla  parte posteriore del corpo che è più alta rispetto a quella anteriore. Allo stato brado vivono in gruppi di venti - quaranta unità, maschi e femmine assieme. Le femmine sono fertili già all'età di due - tre anni e danno alla luce un solo piccolo alla volta.

Pecore della Somalia, sono un dono fatto dall'Etiopia nel 1959. La loro patria è l'Asia, ma con il tempo si sono espanse in Europa meridionale, in Africa e in parte dell'America settentrionale. In ogni gruppo montuoso dell'Asia vivono una, due specie particolari di pecore ed è così che è nata anche quella somale. Prevalentemente di colore scuro, domina quello marrone. I maschi hanno una lunga barba sotto il collo molto robusto e le corna rivolte verso il basso, mentre gli esemplari femminili hanno piccole corna e il pelo corto. Vivono in grandi greggi e mettono alla luce uno o raramente due giovani animali.

Poiché al Safari gli animali circolano liberamente, anche la vita in comune ha prodotto i suoi frutti: il 5 marzo 2003 è nato Brionko, agnello ibrido, figlio di una pecora somale e di un muflone. Simpatico esemplare probabilmente unico nel suo genere, perché è poco probabile che esista un altro caso al mondo di accoppiamento di un muflone con una pecora somale.

Lama, sono i cammelli dell'America meridionale e si distinguono per il corpo minuto e la testa relativamente grande e compatta con muso appuntito e grandi occhi, le gambe sottili, con dita frazionate. I lama non hanno la gobba e il loro pelo è lungo e lanoso. Vivono sugli altipiani della Cordigliera, fino ad un'altezza di 4500 m. Sin dai tempi più antichi con la loro lana gli abitanti dell'area producono coperte e mantelli.

Zebra della Steppa e Zebra montana (Equus quagga ed Eguus zebra), anch'esse furono un dono della Guinea, fatto negli anni 1960 e 1961 da Seku Ture. Un antico scrittore latino raccontò che nel 211 d.C. l'imperatore romano Caricalla fece scendere nell'arena un "cavallo tigrato" (hipotigris) accanto a tigri, elefanti, rinoceronti e che poi lo uccise con le proprie mani. Probabilmente lo scrittore si riferiva proprio ad una specie di questi cavalli zebrati africani, alla zebra, appunto.


Zebra montana assomiglia di più ad un asino che ad un cavallo. Vive nelle aree montuose dell'Africa meridionale ed orientale. Si sposta in grandi greggi assieme ad antilopi, giraffe e struzzi. Lo stesso leone, del quale è comunque vittima, teme il suo piccolo ma molto solido e potente zoccolo. Nonostante i numerosi tentativi, finora non si è riuscita ad addomesticare una zebra e tuttora gli zoologi non riescono a mettersi d'accordo sul fatto se il loro manto striato sia una forma di adattamento all'ambiente in cui vivono oppure no.


Zebù o mucca sacra indiana (Bos indicus), è un dono che Nehru portò dall'India nel 1959. A dire il vero, questo minuto bovino è la versione nana delle mucche sacre indiane. Ha tutte le caratteristiche proprie dei bovini, ma è molto più piccolo e leggero. I maschi adulti sono di colore marrone scuro con corna forti e corte e la caratteristica gobba nella quale ripongono il cibo. Raggiungono i 300 kg di peso, mentre le femmine la metà, 150 kg. Danno alla luce un giovane esemplare alla volta.


Elefanti - Elephantidae - Quelli delle Brioni sono elefanti indiani (Elephans maximus), ricevuti in dono nel 1972 e nel 1974 dall'India, mentre un primo esemplare pervenuto dalla Guinea è morto. Possono raggiungere l'altezza di 3 metri e il peso di 4-5 tonnellate. Vivono nelle foreste vergini dell'India, in Shri Lanca, nel Borneo e a Sumatra. Gli esemplari maschi possono pesare addirittura sei tonnellate e sono così i mammiferi terrestri più grandi del pianeta. Nonostante la mole, i loro passi sono silenziosi e leggeri perché sotto la zampa hanno un tessuto elastico che funge da cuscinetto. Con la loro proboscide possono toccare, annusare, respirare e, quando necessario, anche strombettare. Un esemplare deve mangiare almeno un'ottantina di chilogrammi di cibo al giorno e in un sorso solo beve dai 6 ai 10 litri d'acqua, il che significa che beve anche 200 litri d'acqua alla volta.


Asini (Roko e Bero), appartenevano a delle persone poco abbienti e vivevano ai margini della produzione agricola, siccome erano usati solamente per trasportare carichi e solo raramente per il traino. Nella nostra area rischiano l'estinzione generale. Nel Safari ci sono asini istriani e dalmati che sono un'attrazione particolare.

www.brijuni.hr