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Ormeggio alla boa o al gavitello

Nei nostri porti si ormeggia alla mediterranea, cioè con le barche parallele tra loro e perpendicolari alla banchina, proprio come nei parcheggi a pettine, per prendere meno posto.

Infatti l'Italia il paese con il maggior numero di chilometri di coste per abitante, col minore numero di barche per abitante, ma con maggior carenza cronica di posti barca al mondo. Infatti quando si pensa di acquistare una barca la prima cosa da chiedersi è: "ma dove la metto?". I venditori vi propongono spesso un posto barca provvisorio di loro proprietà, scaduto il termine dovete trovarne uno libero che non costi una fortuna: missione impossibile.

Oppure fate lo sforzo finanziario e vi comperate un posto barca. Voi pensate di averlo comperato, in realtà non hanno ancora inventato il catasto dei posti barca, firmate solo un contratto di affitto per X anni, pagato congruamente in anticipo. Quando la società che gestisce il porto fallisce, chi subentra vi butta di nuovo in mare aperto, il contratto con la vecchia società non più valido.

L'alternativa è di iscriversi a un circolo sportivo con marina, mettetevi in lista di attesa, aspettate quei venti o trenta anni che arrivi il vostro turno e solo allora comprarela barca.

Giusto, la barca è una roba da ricchi e quindi niente porti, e quei pochi a prezzi esorbitanti.
Quindi affronteremo unicamente l' ormeggio mediterraneo.

Figure: Ormeggiare alla boa

Per ormeggiare ci vogliono almeno due punti fermi a cui fissare la barca, uno a poppa e uno a prua. Molti marina hanno messo in mare un galleggiante fissato al fondo con una catena e un blocco di cemento, il famoso corpo morto, più o meno nel posto dove ormeggerete la poppa.

Il compito del Marinaio di prendere il galleggiante, tirarlo a bordo con la sua cimetta fino a che arriva la cima d'ormeggio vera e legare quest'ultima a una bitta della barca.

Se è stata messa una boa, questa è molto più solida del gavitello e potete legarvi all'anello sopra la boa, con un doppino.

Per prendere il mitico anello del boa/gavitello, il comandante vi griderà di usare il mezzo marinaio.


A sentire nominare il mezzo marinaio, la biondina si chieder àse quella inferiore o superiore, Lucarelli avr àuna ispirazione per un nuovo giallo e voi andrete subito a leggervi il nostro dizionarietto a fine libro per scoprire cosa è.
Afferrare e infilare la cima nell'anello della boa è stato ed è tuttora una delle cose meno eleganti che si possano fare in barca. Il Marinaio sta a pancia in giù a prua annaspando con il mezzo marinaio in mano per agganciare l' anello e poi cerca di infilavi la cima. Cosa orribile da vedere. Inoltre le probabilità di riuscita sono scarse, non si riesce a prendere l' anello col mezzo marinaio e poi non si riesce a infilare la cima perché l'anello è troppo in basso.

Figure: Il mezzo marinaio

Per fortuna qualcuno ha inventato un gancio speciale che riesce a far passare la cima dentro all'anello con un meccanismo geniale. Ecco che non solo le probabilità di successo sono molto maggiori, ma la manovra resta elegantissima. Potete farla anche con la stola di cachemire di cui abbiamo parlato, senza temere di rovinarla.

Così abbiamo sistemato la poppa. Adesso dovremo ormeggiare anche la prua.

Vi porterete celermente ma prudentemente a prua, prenderete la cima di ormeggio di prua che avrete sicuramente già preparato da tempo addugliata, la lancerete al marinaio (intero questa volta) che la sta aspettando divertito sulla banchina, infatti uno spettacolo così divertente non lo aveva visto da quando Giuliano Ferrara aveva cercato di salire su una barca facendola rovesciare di 90 gradi e poi affondare rapidamente.

Se non c'è nessun marinaio ad aspettare, dovrete saltare in banchina voi non appena la prua è abbastanza vicina e passare la cima attorno ad una bitta o un anello.

Spostare la barca tirandola con un cavo fissato a terra, si chiama tonneggiare. Quando dovete tonneggiare vi preoccuperete di posizionare i parabordi in modo che lo scafo non strisci contro la banchina o altre barche.

Se la bitta fosse già occupata da un'altra barca, dovete utilizzare la gassa di cortesia, la gassa va infilata sulla bitta passando da sotto, in questo modo entrambe le barche possono togliere gli ormeggi indipendentemente.


Figure: La gassa di cortesia

Non cercate mai di fermare la barca con piedi o mani, potreste farvi molto male, ci sono i parabordi per questo. Se la barca arriva troppo veloce sono cazzi dello skipper e non vostri, tanto sicuramente avrà una assicurazione Corpi.

Per lanciare le cime divideremo la duglia in due, lanceremo la prima parte mollando subito dopo la seconda metà. In questo modo la cima andrà più lontana e sarà più facile raccoglierla.


A questo punto il comandante vorrà ormeggiare con la poppa verso la banchina, se no a cosa diavolo serve il timone pivotante? E così rifarà la manovra, sempre osservati dalla piccola folla che si raccolta in banchina per godersi lo spettacolo.

Per evitare che la barca sbatta contro la barca vicina avrete sicuramente già da tempo messo in posizione i parabordi, mentre per evitare che sbatta contro la banchina, dovrete mettere in sicurezza la barca restandovi sufficientemente staccati, con gli ormeggi ben tesi dalla parte opposta.

In questo modo diventa difficile sbarcare, la distanza tra la poppa e la banchina è troppa. La gente sulla banchina aumentata. Non sapete cosa fare, saltare non se ne parla, la distanza è eccessiva anche per voi che avete fatto palestra per due settimane prima di imbarcarvi (sempre per fare bella figura con la biondina). Vi grattate la pera, fino a che un premuroso tira fuori una passerella e finalmente potete sbarcare.

Ricordatevi di legare la passerella, altrimenti vi succederà, come successo allo scrivente, che dopo lo sbarco dell'equipaggio, la passerella finita in mare e nessuno è più riuscito ne a recuperarla ne a salire in barca. Non si riusciva a avvicinare la barca alla banchina in quanto l'ormeggio di prua era tesato a ferro, nessuno se la sentiva di saltare, era troppo lontana, non c'erano barche o barchini in vicinanza.

Quella volta almeno non c'era assolutamente nessuno a divertirsi, il molo era totalmente vuoto, nessuna barca o marinaio in vista cui chiedere aiuto.
Dal fatto che la banchina fosse vuota avrete indovinato che non era in Italia, vero?

É così. L' ormeggio èla parte più difficile sia per il Comandante che per il Marinaio.

Ma voi dovere fare tutto questo con sicurezza ed eleganza, la biondina finge di non guardarvi, ma in realtà vuole proprio vedere come affronterete il vostro compito, capire se avete una personaliàt sicura e decisa o se siete delle seghe imbranate.

http://www.accademiavelica.it/IT/documentazione/_equipaggio-esperto/Equipaggio_Esperto-4/node57.html