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Zara

Zara     Da non perdere a Zara

Palazzo Grisogono

Si trova all'angolo della via di don Ivo Prodan con la via di Ilija Smiljanić. Originalmente era formato da due case romaniche collegate con un'ala a primo piano e nella seconda metà del XV secolo viene aggiunto il secondo piano con le finestre gotiche e rinascimentali. Il cortile con il portico venne finito nel XVI secolo, però usando gli elementi gotici. Oggi qui si trova la sede della commissione di Zara dell'Amministrazione Statale per la protezione dei monumenti culturali.

 Chiesa della Madonna della SaluteSi trova di fronte al parco della Madonna della Salute. Nella chiesa veniva conservato il quadro della Madonna dei Castelli dipinta da Biagio di Trogir nel XV secolo (che oggi fa parte della mostra permanente dell'arte ecclesiastica). Gode di una grande popolarità fra le numerose generazioni di zaratini.

Chiesa di San Elia


La chiesa ortodossa si trova sul capitolio romano. Venne costruita in stile tardo barocco alla fine del XVIII secolo sul luogo dell'omonima chiesa che a quei tempi serviva ai greci ortodossi, per lo più militari e navigatori. In essa viene conservata una ricca raccolta di icone del periodo fra il XVI ed il XVIII secolo.

La riva del re Petar Krešimir IV


Il rappresentativo passeggio della città con la vista sul canale di Zara, le isole Ugliano e Pašman e sul mare aperto che si apre verso nord-ovest.
Si è formata dopo l'anno 1874 in seguito alla distruzione delle mura cittadine e all'apertura della città verso il mare. Fino all'anno 1906 sono stati costruiti 18 rappresentativi palazzi pubblici e d'alloggio e poi il molo per l'approdo delle navi veloci. Durante la Seconda guerra mondiale la maggior parte dei palazzi fu distrutta nei bombardamenti e dopo la ricostituzione una parte è stata sostituita con l'orticultura.

Chiesa di Sant' Andrea


Si trova all'incrocio della via del Dalmatinski sabor e della via di Hrvoje Vukčić. Insieme alla chiesa di San Pietro il Vecchio con antichi elementi viene usata quale sala d'esposizioni. Accanto si trova la facciata rinascimentale della chiesa di Santa Marcella del XVI secolo.

Casa teatrale croata a Zara


Si trova sulla Kalelarga. Nel 1945 vi venne fondato il Teatro nazionale croato di Zara, la prima istituzione di quel genere in questa parte della Croazia. Nel suo programma c'è una serie di spettacoli e manifestazioni, fra i quali l'Estate teatrale di Zara si è affermata quale incontro tradizionale di amanti del teatro, al livello internazionale. 


Piazza dei Cinque pozzi


 Nell'area davanti alla Torre del capitano e alle mura della città fino al XVI secolo si trovava un profondo fosso difensivo.

Dopo che l'attaco dei Turchi divenne imminente, su questo posto fu costruito il bastione difensivo. Il lungo assedio costrinse i costruttori di prevedere ed assicurare alla città un'adeguata quantità d'acqua potabile. Usando il fosso esistente per la portata d'acqua, costruirono una grande cisterna con cinque vere da pozzo. Questa oggi è la piazza dei cinque pozzi.

Acquedotto

Attraverso l'acquedotto l'acqua veniva trasportata direttamente dal lago di Vrana. Dopo che il pericolo di guerra nella prima metà del XIX secolo calò, il comandante generale austriaco Welden sugli argini del bastione Grimani fece allestire il primo giardino pubblico della Dalmazia. Oggi il parco con cinque vere da pozzo è restaurato e rappresenta la parte più pittoresca di Zara.

Fortezza Forte


Si trova ad est dalla Porta di terraferma che intorno al 1567 venne costruita dal comandante S. Pallavicino, mercenario veneziano. La fortezza era separata dalla città e dalla terraferma con dei canali difensivi. Oggi vi si trova il parco di Vladimir Nazor. Passando sulla costa accanto al Forte si arriva a Kolovare, dove, vicino al mare, nel 1546 fu costruito un pozzo poligonale con cupola, che serviva da approvigionamento d'acqua per le navi veneziane.

Chiesa di San Francesco


La chiesa francescana di Zara è la più antica chiesa in stile gotico della Dalmazia. Nela sacrestia è esposto anche un grande quadro della Madonna della Misericordia, risalente alla fine del XV secolo che si ascrive al pittore veneziano Lazzaro Bastiani. La sacrestia ha una grande importanza per la storia croata perché in essa il 18 febbraio 1358 venne firmata la famosa Pace di Zara fra la Repubblica di Venezia ed il re ungaro-croato Lodovico d'Angiò. Con questo accordo i veneziani rinunciarono alla Dalmazia.

 

Cattedrale di Sant'Anastasia

La basilica d'oggi, a tre navate, fu costruita nello stile tardo romanico, durante il XII e XIII secolo ed è la più grande cattedrale in Dalmazia, dedicata a Santa Anastasia. Fu costruita sul sito della basilica paleocristiana del VI secolo.

Chiesa di San Donato


Principalmente consacrata alla Santa Trinità, appena a partire dal XV secolo la chiamano con il nome di oggi, quello dell'arcivescovo di Zara, Donato, che la fece costruire.

Edificio monumentale realizzato in stile preromanico fece costruire l'arcivescovo Donato nel IX secolo. A partire dal XV secolo esso porta il suo nome. Per la costruzione della chiesa furono utilizzati numerosi rimasugli di edifici romani, così nelle fondamenta vi sono parti di colonne, corone ed architravi del tempio romano. La chiesa viene menzionata e descritta nel X secolo dall'imperatore bisanzio Costantino Porfirogenet. La chiesa da molto tempo non viene utilizzata per servizi ecclesiastici. Ha delle ottime caratteristiche acustiche per cui già da 30 anni all'interno di essa si organizzano le manifestazioni musicali del famoso festival internazionale della musica medievale e rinascimentale „Le notti musicali a San Donato“. 

Museo archeologico

Nella raccolta preistorica del secondo piano viene esposto dell'interessante materiale in ceramica, risalente al periodo di neolitico, nonché numerosi esemplari riscontrati nelle tombe liburne. Nella sala del primo piano vengono allestite mostre temporanee, e nel pianterreno si conserva la raccolta dei mobili ecclesiastici realizzati in pietra e risalenti al periodo fra il paleocristiano al medievale, nonché gioielli antichi croati ed armi delle tombe.

Chiesa di Santa Maria

Fa parte del convento delle benedettine, il quale venne fondato dalla nobile Čika nel 1066, appartenente ad una delle famiglie più distinte della città, Madijev, e che secondo alcune fonti era la sorellastra del re croato Petar Krešimir IV. Sulle pareti della chiesa si possono ammirare gli affreschi con elementi della pittura del primo periodo romanico, mentre il campanile monumentale fu fatto costruire dal re Koloman nel 1105. Fu restaurato a fondo alla metà del XVI sec. Nella parte del convento distrutta durante la Seconda guerra mondiale si trova un palazzo a due ale in cui è allestita la mostra permanente dell'arte sacra intitolata „Oro e Argento di Zara“.

Stomorica


Resti della chiesa a forma di quadrifoglio del XI sec. sono visibili negli spazi sotto il livello della strada.

Chiesa di San Michele


Viene menzionata nel XII sec. Nel XIV secolo viene ricostruita in stile romanico. Nella chiesa è esposto un grande crocifisso a semirilievo, risalente al XII secolo.

Palazzi Nassis e Petrizio


Esemplari dei palazzi representativi della matura architettura medievale con i cortili con gli archi e la vera da pozzo nel centro. Sulla facciata ci sono le finestre in stile gotico fiorito.

Chiesa di San Domenico


La chiesa gotica di San Domenico si trovava ad ovest dalla porta di Terraferma. All'interno del convento vi era anche la prima università che viene menzionata già nel 1396.


Cittadella


La cittadella medievale costruita nel 1409 si trova a sud-ovest dalla porta della Terraferma. Sul luogo in cui sorge la cittadella durante i tempi romani si trovavano reperti di edifici con mosaici, mentre l'aspetto odierno risale al XVIII secolo dopo la costruzione delle cassematte veneziane.

Facoltà di Lettere e Filosofia


Si trova nel palazzo del liceo di San Demetrio di una volta. Dopo l'abattimento dei bastioni nel 1875 fu creata tutta una serie di edifici di questo tipo, di cui la maggior parte venne distrutta nei bombardamenti del 1943.

Porta della Terraferma


Una volta rappresentava l'ingresso principale della città e fu costruita secondo il progetto dell'architetto veneziano Michele Sanmicheli nel 1543. Sull'arco principale del foro medio è scolpito il personaggio di san Grisogono a cavallo, lo stemma della città di Zara, e sopra di esso il leone di San Marco, lo stemma della Repubblica di Venezia. Da questa porta partiva un ponte di legno che posava sulle colonne di pietra fino all'altra porta cittadina, la cosiddetta Porta della Dogana che oggi fa parte del ristorante di pesce nel porticciolo Foša, uno dei luoghi più pittoreschi della città.

Palazzo del Provveditore


La costruzione del palazzo del provveditore generale, il Palazzo del Provveditore, fu terminata nel 1607, e le vennero aggiunte in seguito alcune parti quali l'appartamento del provveditore della cavalleria, cortili, porticati ecc.

Chiesa di San Simone


Nel V sec. fu consacrata a santo Stefano Protomartire, e a partire dal 1632 arriva nel suo santuario un baule di argento di san Simone; da quel momento porta il suo nome. Il baule dorato di san Simone è il monumento del maggior valore dell'arte oreficera in Croazia. Fu costruito a Zara dall'orefice Francesco di Milano, ad ordine della regiona Elisabetta, moglie del re ungaro-croato Lodovico d'Angiò.

Piazza del Popolo

Creata nel medioevo come grande piazza (Platea magna), da allora rappresenta il centro della vita pubblica di Zara. Già nel XIII secolo vi fu costruita la Loggia cittadina, un punto di incontro per grandi incontri politici e giudiziari pubblici, e vi si conservavano le misure municipali per lunghezza, peso e volume. Il palazzo odierno rappresenta il centro della vita artistica di Zara con manifestazioni internazionali che esistono da 35 anni e vengono organizzate nei mesi estivi: la triennale della fotografia "L'uomo ed il mare", la triennale della pittura croata "Il salone blu". L'edificio più antico della piazza è la chiesetta di San Lorenzo del XI secolo al cui interno si può accedere dalla caffetteria San Lorenzo. Di fronte alla Loggia cittadina si trova il palazzo della Guardia municipale nei cui spazi c'è il dipartimento etnologico del Museo del popolo. Nella parte orientale, fuori dalla piazza, si trova il palazzo Ghirardini realizzata in stile romanico con un balcone rinascimentale del XV secolo. 


Chiesa di San Grisogono

La chiesa conventuale del convento benedettino maschile porta il nome del santo protettore. Si tratta di una chiesa a tre navate terminante in tre absidi a mezzo cerchio. Nel santuario l'altare maggiore fu costruito nel 1701 quale realizzazione del voto fatto dai zaratini contro la peste. Dopo vi fuorono aggiunte quattro statue in marmo bianco, rappresentanti i protettori della città di Zara: Anastasia, Grisogono, Simone e Zoilo.

Porta Marina

Sopra la porta si trova un arco del tempo dei romani. Viene menzionata Melia Aniana che fece coprire di lastre lo spazio del porto e fece costruire l'arco a prezzo di seimila sesterzi.

Foro romano

La più grande area di questo tipo dalla parte orientale dell'Adriatico. 

Il fondatore del Foro romano era il primo imperatore romano Augusto e lo testimoniano le due scritte nella pietra del III secolo, quando era finita la costruzione. Ha una superfice di 90 x 45 metri. Era racchiuso da un porticato con delle gallerie al primo piano, mentre lungo il porticato c'erano le taverne e le officine. Fino ad oggi si è conservato solo il lastricato di pietra ed i scalini nonché due colonne decorative e monumentali delle quali solo una sorge nel luogo in cui fu originariamente eretta. Una volta si usava per coloro che erano messi alla berlina e lo dimostrano le catene dell'epoca.

 

Chiesa di Sant'Anastasia

Nella sua forma odierna fu costruita in stile romanico del XII e XIII secolo; è la cattedrale più grande della Dalmazia. Un cronista del 1177 scrisse che i zaratini esultati accompagnando il papa Alessandro III alla basilica cantarono i cantici nella "loro lingua slava".
Accanto alla cattedrale sorge anche un campanile che, nella forma odierna, fu terminato alla fine sel XIX secolo secondo i disegni dell'architetto inglese T.G. Jackson.


Museo del Popolo

Il reparto di Scienze naturali rappresenta uno dei musei più antichi di questo tipo della Croazia. È particolarmente ricca la sua raccolta di pesci e uccelli, e va particolarmente orgogliosa della raccolta di lumache e molluschi. Nel museo viene conservato anche un erbario del zaratino Domenico Pappafava, creato negli anni trenta del XIX secolo, il quale in 100 volumi contiene più di 10 mila specie di piante provenienti da tutto il mondo.  

 Torre del Capitano

Si trova vicino alla residenza del capitano ed è un raro esempio dell'architettura medievale di fortificazioni. Nel periodo della dominazione veneziana la città era governata dal rettore della città e dal capitano della città. Zara era l'unica città in Dalmazia ad avere due persone per queste funzioni. Per la necessità dell'alloggio dei suoi governatori, i veneziani costruirono i palazzi di cui fino ad oggi si è conservata e restaurata una parte, vale a dire la torre pentagonale.  
 


L'oro e l'argento di Zara

La mostra "Oro e argento di Zara" che nel 1951 fu iniziata dallo scrittore croato Miroslav Krleža, nel 1976 divenne parte della mostra permanente dell'arte sacra all'interno del convento zaratino delle benedettine di Santa Maria, uno dei primi edifici capitali della cultura croata. In occasione della mostra, Krleža scrisse uno dei suoi migliori saggi in cui loda l'oro di Zara.
Negli spazi d'esposizione di 1200 m2, in 8 sale modernamente arredate ed equipaggiate, brilla l'oro e l'argento zaratino con gli interni ricostruiti della chiesetta antica croata di Sv. Nediljice del XI secolo, scritti, sculture, tappeti, rilievi quale testimonianza del ricco passato di Zara dal VIII al XVIII secolo che specialmente nel medioevo fu un importante centro culturale. Nelle reliquie e nelle coppe, sculture, quadri e disegni sono incluse le gioie, le speranze, la pazienza e la fede dei momenti burrascosi del passato di queste zone. Questo tesoro, di un indicibile valore, nel corso dei secoli nonché nel corso della guerra della partia, conservarono le sorelle bendedettine, e alcuni esemplari (il pizzo, i tessili orlati da filo dorato) sono i loro manufatti.
Il valore particolare, la bellezza e l'importanza degli oggetti esposti sta nel fatto che essi in gran parte sono opera di famosi e non famosi artisti croati oppure sono fortemente collegati con Zara e dintorni. 
La mostra permanente dell'arte sacra annovera Zara accanto alle grandi metropoli di cultura, perché soltanto nei grandi centri europei in un posto solo si possono ammirare tanti bei esemplari di arte sacra di valore.

 

Fonte: www.zadar.hr